PRATICARE LA BIOENERGETICA
(di Michele Rocco)
Alla base della Bioenergetica, come si desume dal nome, ci sono l’ Energia e la Vita in quanto la vitalità consiste nel disporre di energia nel corpo.
Annoverata tra le cd. ‘psicoterapie corporee’ la bioenergetica, messa a punto in USA dal medico psicologo A. Lowen (1910-2008), già allievo di W. Reich, si è dimostrata, attraverso gli esercizi, una pratica molto efficace anche fuori dell’ambito terapeutico. A. Lowen ha dimostrato che la vitalità e i processi energetici sono strettamente connessi e, del resto, se si osservano i bambini sani essi sono anche vitali, energici, attivi. Oggi è ormai pacifico che quel che accade nel corpo riflette quel che accade nella mente e viceversa.
Gli esercizi bioenergetici, seguendo questo principio, si sono rivelati utili anche per un benessere generale attraverso la possibilità di ricontattare piacere e gioia di vivere, di sciogliere le tensioni muscolari e di alleviare lo stress. Infatti, la pratica bioenergetica contribuisce a evitare la rigidità dovuta alle tensioni croniche nate da episodi emotivi irrisolti e dallo stress; tutte manifestazioni di un’energia che non fluisce. Non è un caso che quando non stiamo bene diciamo: “non ho energia” il che significa tante cose: non sentire la forza, il coraggio, il desiderio, non avere un rapporto positivo con la realtà intorno e incapaci di determinarsi nel mondo; non sentirsi vivi, insomma.
Gli esercizi bioenergetici sono un modo semplice e alla portata di ognuno per migliorare il rapporto con la propria fisicità e essere in contatto con sensazioni, emozioni e sentimenti. Attraverso una pratica regolare settimanale ci si consente di ritrovare la possibilità di abbandonarsi piacevolmente al fluire dell’energia. Gli esercizi si praticano in classi di gruppo settimanali che non sono gruppi terapeutici ma occasioni di ricevere dal proprio corpo informazioni su di sé e di sperimentare vissuti emozionali utili per comprendere il proprio modo di essere.