di David Hey
L’Osservatore, lo Scettico e il Pianificatore compongono i tipi pensatori, detti anche i tipi della paura. Questa parte del training è un’esplorazione delle qualità essenziali e delle tematiche che riguardano gli Enneatipi Cinque, Sei e Sette.
Nella Triade Mentale, spesso i centri emozionali e istintivi sono subordinati alla mente e distolti dalla loro funzione originaria allo scopo di servire in qualche modo il corpo mentale. Il punto centrale della Triade Mentale è collegato ai primi sei mesi dell’infanzia, qualche volta con una storia di shock o trauma antichi. Gli Enneatipi Cinque, Sei e Sette spesso hanno corpi ectomorfi, magri e flessibili, con struttura interna chiaramente visibile.
L’Osservatore, il numero Cinque dell’Enneagramma, rappresenta un modo introvertito di trattare con la paura. I Cinque tendono ad isolarsi e a ritirarsi nella torre d’avorio della mente. Di solito, nell’infanzia dei Cinque sono mancati la tenerezza e il nutrimento materno, e l’Osservatore tende a compensare alla mancanza con l’attività intellettuale, limitando i propri bisogni e isolandosi. Per questo, possono apparire agli altri miseri ed avari. Nel Cinque c’è una profonda paura di non essere competente, di non avere abbastanza perizia o conoscenza per incontrare le sfide della vita. Inconsciamente sentono che raccogliere e sistematizzare le informazioni potrà forse portare loro il nutrimento così spesso assente nelle loro vite. C’è nell’Osservatore una mancanza di succo, energia, e lubrificazione nel sistema nervoso e nel corpo emozionale. Il contatto sociale li esaurisce. Ai party, ad un certo punto i Cinque esauriscono la loro energia e scompaiono. Hanno un bisogno fondamentale di stare soli per ricaricarsi e rigenerare le loro risorse. Di base, l’Osservatore si sente sempre come un forestiero, come se non fosse completamente benvenuto, così che ha bisogno di ritirare la sua energia, ritirarsi fisicamente o disconnettersi emozionalmente per sentirsi sicuro. Rifugiarsi nella mente è il risultato di una ferita profonda, un’angoscia in cui il Cinque è sottonutrito, isolato e solo, di solito senza esserne consapevole.
Per ognuno di noi, indipendentemente dal nostro tipo di personalità, c’è una tremenda ferita al cuore del nostro Essere, da cui si è originata la perdita originaria dell’Essenza. Per il numero Cinque, il primo dolore fu la sconnessione infantile dall’Essenza Rossa. La forza e la vitalità dell’Essenza Rossa, la vivacità e la capacità di accendersi fu sminuita o bloccata perché il bambino Cinque spesso ebbe paura di essere troppo per i suoi genitori. L’allontanamento dall’Essenza ha determinato una profonda ferita nel Cinque. Nell’Osservatore, l’energia viscerale dell’Essenza Rossa fu repressa a scapito di una corrispondente supervalutazione della mente e dell’attività mentale. La piccola bomba di energia, il piccolo lottatore Sumo che il Cinque avrebbe potuto essere nell’infanzia fu trasformato in un adulto freddo e riservato, che si rifugia nella mente. Volgendo le spalle alla vivacità e spontaneità dell’Essenza Rossa, i bambini Cinque amputarono una parte essenziale di loro stessi. Nel nucleo del Cinque c’è un senso di collera e perdita per questo processo di separazione dall’Essenza. Bodywork, rebirthing e pulsation sono alcune delle terapie che possono aiutare i Cinque ad accedere alla rabbia e al dolore. Contattare la loro rabbia e trovare modi sicuri per esprimerla può essere parte di questo processo di guarigione.
Gli Enneatipi Cinque si fissano sull’Essenza del Diamante, la qualità della guida interiore e dell’autentica comprensione. L’Essenza del Diamante diventa la loro ossessione. L’Osservatore spesso confonde la conoscenza con la comprensione genuina, perdendosi nella realtà concettuale, nel raccogliere informazioni e nell’eseguire attività intellettuali. Nelle storie sufi sulla guida interiore, questa è una qualità che è spesso associata a Kidr e Mojud. L’Essenza del Diamante ha a che fare con la chiarezza e la comprensione autentiche. Ha a che fare col far venire fuori il proprio modo di vivere personale. Tutta la fame di conoscenza e informazioni nell’Osservatore è un futile tentativo di connettersi con la guida autentica. È un lavoro destinato al fallimento perché la Guida del Diamante non ha solo a che fare con la mente, ha a che fare con l’Essere. La mente è lineare e orizzontale, mentre la guida interiore è verticale e multidimensionale.
L’attività dell’Ego è come la punizione di Sisifo, condannato a spingere il masso su per la collina, sapendo che rotolerà giù nuovamente. O potrebbe essere paragonata al tentativo di coprire l’intera terra di pelle piuttosto che di scarpe: è senza speranza e frustrante. E porta come risultato a più falsa personalità, a più dolore e frustrazione. Ci allontaniamo sempre più dalla nostra casa interiore, da ciò che siamo davvero. Così, un’alternativa di guarigione per il Cinque è comprendere che l’Essenza del Diamante, la guida interiore autentica, non è qualcosa realizzabile attraverso l’attività dell’ego. In effetti, è proprio l’arroganza e la caparbietà dell’ego ad impedire alla guida di comparire. I Cinque bramano la guida autentica. L’Essenza del Diamante guarisce l’intero sistema del Cinque, mentre allo stesso tempo rivela loro l’enorme stress di cercare di conoscere ogni cosa.
Se l’Osservatore è la risposta introvertita alla paura, l’Enneatipo Sette, il Pianificatore, è il modo estrovertito di rispondere alla paura. I Sette appaiono ottimisti, ridenti e allegri, pieni di progetti e idee eccitanti, pronti ad assaggiare tutti i piacere della vita. Pianificare è un modo di evitare il presente, tenendo un piede in opzioni piacevoli e future possibilità ancora più ricche di piacere. Piani e piani di recupero sono necessari per evitare il disappunto e assicurarsi un senso di libertà. I Sette si ribellano fortemente contro le limitazioni alla loro libertà. I Pianificatori sono molto presi dall’ideale di divertirsi e mantenere le cose leggere, e di non diventare mai troppo seri. Questo ideale spesso impedisce loro di affrontare le questioni interne più profonde. Hanno problemi ad impegnarsi, e tendono a scomparire quando le cose diventano noiose. I Pianificatori sono pensatori veloci che idealizzano l’immagine allargata e la visione d’insieme, piuttosto di esplorare i minimi dettagli come fanno i Cinque. I Sette ricercano le idee più interessanti e ingegnose in un’ampia gamma di temi eccitanti.
Ma dietro la facciata di allegro ottimismo ci sono incredibili stress e tensioni. Nella loro pancia i Sette muoiono di fame. I Pianificatori generalmente sperimentano un’intensa pressione interna per mantenere la falsa apparenza di piacere e eccitazione sempre maggiori. Sentendosi inquieti, agitati e senza un vero centro di interesse interiore, senza un vero radicamento nelle loro relazioni o nei loro lavori, i Sette sono davvero persi e disperati. Persero contatto con l’Essenza del Diamante in tenera età, e spesso si sentono completamente privi di qualsiasi guida o direzione interiore. A tal proposito, hanno perso il contatto con l’abilità naturale di esplorare la loro realtà interna, di sapere cos’è reale. Da bambini, i Pianificatori erano sensibili alla visione ristretta della famiglia e al limitato nutrimento che la famiglia era in grado di offrire. Hanno imparato che ognuno deve prendersi cura di sé.
La direzione per la guarigione dei Sette è innanzitutto permettersi di contattare quanta tristezza e quanto dolore ci sono sotto l’esteriorità felice, quanto stress e tensione sono causati dal loro essere coinvolti nella falsa personalità. La personalità del Pianificatore è essenzialmente un’imitazione dell’Essenza Gialla, che è Gioia – le qualità autentiche di delizia, apprezzamento, curiosità, giocosità e innocenza. L’Essenza Gialla è l’energia del Matto dei Tarocchi, che sta beato sull’orlo dell’abisso. Il Matto rappresenta la luminosità del cuore e l’attitudine spensierata verso la vita. Quando i Pianificatori comprendono che non stanno veramente creando gioia nelle loro vite, allora possono rilassare una parte di ciò che fanno per essere ottimisti e graziosi. Quando si concedono il permesso di sentire le loro emozioni più profonde, per esempio la loro tristezza e il loro crepacuore, può iniziare l’autentica guarigione. Quando comprendono quanto sono ossessionati dal piacere e dall’anticipazione del piacere, può iniziare l’autentica celebrazione. Quando capiscono quanta frustrazione e ansietà sperimentano nel vivere nell’anticipazione, nelle piacevoli possibilità future, possono iniziare il viaggio a ritroso nell’essere presenti a tutte le dimensioni dell’adesso. Nello stesso tempo, hanno bisogno di fare esperienza della verità che la pianificazione non è la guida. Hanno bisogno di riconnettersi con l’autentica guida interiore, l’Essenza del Diamante.
Tra il Pianificatore e l’Osservatore troviamo lo Scettico leale, l’Enneatipo Sei. Gli Scettici leali trattano le loro sensazioni di paura attraverso l’implacabile e carica attività mentale. La paura effettivamente dà energia al Sei con un carico del sistema nervoso a base di adrenalina. Nel loro comportamento, i Sei possono agire come immobili patate in germinazione o come frenetici esecutori iperattivi, ma la mente è sempre molto attiva e vigilante. Nel nucleo del Sei c’è sempre dubbio, sfiducia e dilemma. Dovrei fidarmi o no? Dovrei sottomettermi o ribellarmi? Nell’infanzia dello Scettico leale ci fu un’assenza di sicurezza che ora lo tiene occupato con la questione di come sentirsi sicuro, questione che viene principalmente trattata con il pensare. Le risposte fisiche del Sei sono più nell’ordine del combattere o fuggire. I Sei controfobici vogliono combattere, così possono sentirsi sicuri. I Sei fobici tendono ad essere più sociali e sottomessi, ma non rilassano mai la guardia. E nello Scettico leale ci sono un sacco di paranoie e proiezioni, così che ha sempre a che fare con minacce potenziali, vere o immaginate.
Al nucleo del Sei c’è la separazione dall’Essenza della Luce del Vivo Giorno. Questa è la qualità dell’amore universale, la luce amorevole che permea ogni cosa. È la benevolenza alla base di tutta la creazione. È la fiducia totale di un bambino addormentato. È la qualità della sicurezza interiore ed esteriore, dell’amore come natura alla base della realtà. È la nostra casa interiore. L’essere senza paura e la dignità sono la sua autentica sostanza. Perdere contatto con l’Essenza della Luce del Vivo Giorno, per lo shock e il trauma dell’esperienze dell’infanzia è come cadere dalla grazia, come la perdita del paradiso, come essere scacciati dal giardino dell’Eden. La perdita di contatto con l’Essenza della Luce del Vivo Giorno provoca nel Sei una corrispondente ossessione dell’Essenza Bianca, la qualità della volontà. Lo Scettico leale cerca di imitare l’Essenza Bianca, nel vano tentativo di essere solido, rilassato, sicuro di sé, coraggioso e radicato. Ma c’è troppa paura nel sistema dello Scettico leale, e l’attività a base di adrenalina dell’ego del Sei produce più pensiero caricato, più reazioni distorte, più ansietà e paura, più sensazioni di dubbio, sfiducia e sospetto.
La direzione per la guarigione dello Scettico leale può implicare l’affrontare alcuni dei traumi e degli shock della prima infanzia, lavorare professionalmente con questi in modo da rilasciare lo shock e recuperare fiducia e stima. Può anche implicare il lavorare con le questioni della castrazione e della mancanza di supporto da parte del padre o della madre. Ma significa anche riguadagnare un senso di sicurezza e rilassamento attraverso tecniche che aprono le porte ad autentiche esperienze dell’Essenza Bianca e di quella del Vivo Giorno. Molte meditazioni tibetane si focalizzano su queste due Essenze e possono facilitare una connessione più stretta con queste qualità essenziali.
Nel mio lavoro con l’Essenza e la personalità, ho compreso che la guarigione della nostra personalità può assumere forme diverse. Riconoscere la qualità essenziale da cui ci siamo allontanati nell’infanzia può essere il primo passo. Sperimentare la falsa personalità alla base dell’attività del nostro ego può essere un secondo passo – vedere chiaramente ciò che la nostra personalità sta invano cercando di emulare. E ci possono essere molti altri passi nel processo di guarigione. Per me, in questo lavoro è essenziale essere gentile e amorevole con i tipi di personalità, piuttosto che duro e giudicante. L’Enneagramma è una splendida mappa per il viaggio della scoperta di sé. Ma la mappa non è il territorio, e noi abbiamo bisogno di usare questa mappa in modo amorevole e rispettoso, sia per noi stessi sia per gli altri.