Formulata per la prima volta da John Bowlby cinquant’anni fa, la teoria dell’attaccamento è la più recente e più rilevante teoria del funzionamento adattivo e maladattivo. A differenza delle altre teorie psicopatologiche, che iniziano dalle patologie adulte per cercar di ricostruire i precursori evolutivi delle patologie, la teoria dell’attaccamento è nata nell’osservazione dell’infanzia per progredire poi nelle diverse possibili traiettorie evolutive. È perciò uno straordinario strumento di diagnosi e prevenzione, che concerne le diverse strategie individuali di protezione del sé e della prole dal pericolo, e di ricerca di un partner riproduttivo. Queste strategie, che vengono chiamate pattern di attaccamento, regolano il nostro modo di interpretare il mondo relazionale e di muoverci in esso; descrivono pertanto il comportamento interpersonale nelle sue determinazioni cognitive e affettive. Nelle professioni di aiuto, la teoria dell’attaccamento è strumento di elezione per suggerire quando e con chi e quali tecniche utilizzare, tra le molte che abbiamo a disposizione atte a promuovere il cambiamento.
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