Uscire dalla dipendenza affettiva
Questo sito si propone come luogo dove possono trovare ascolto e accoglimento coloro che, in un momento particolare della vita, stanno attraversando un periodo difficile collegato a difficoltà relazionali o a delle dipendenze affettive. Per essere più precisi, ci teniamo a definire la dipendenza affettiva come disturbo dell’attaccamento di tipo “ansioso ambivalente”. Il termine dipendenza affettiva è oggi troppo generico e desideriamo informare al meglio i visitatori del nostro sito.
Quello delle dipendenze affettive nelle diverse forme in cui le stesse possono esprimersi, è invece un tema universale che ci rimanda alla “madre di tutte le dipendenze”. Quella da una madre da cui siamo stati separati al momento del nascere. Quello della separazione da un Tutto dal quale proveniamo e per il quale una parte di noi sente una profonda mancanza.
Dalla condizione di “attaccamento disfuzionale” alla riparazione interiore verso uno stile di “attaccamento sicuro” proseguendo al radicamento in sé stessi come individui parte di un Tutto. Il nostro percorso intende guidare i partecipanti, in un viaggio dalle radici dei propri attaccamenti disfunzionali, alla libertà dell’essere se stessi. Ricontattando fiducia ed il proprio pieno potenziale.
Questo non significa vivere un delirio di onnipotenza o di autonomia, bensì sviluppare le capacità di aprire spazio rispetto ai propri condizionamenti mentali e biologici.
Il progetto che stiamo via via approfondendo nel nostro lavoro di équipe, si rivolge ad uno studio sull’intrinseco bisogno di relazione e a un ampliamento del significato di dipendenza affettiva. termine esplorato superficialmente in letteratura e che, come abbiamo fatto cenno, lascia spazio a molti fraintendimenti.
Questo nostro progetto ha come scopo basilare quello di portare le persone ad acquisire una maggior consapevolezza e centratura. Più che a creare una patologia per fornire la cura, ricordiamo che le variabili e le sfaccettature sono tante, ogni persona è unica. Fondamentale è diminuire l’attività del Super Io o giudice interiore. Sperimentare una visione rilassata della propria nevrosi, riconoscendo il proprio tipo di personalità e il proprio stile di attaccamento. Ci auguriamo che risulti maggiormente comprensibile nel tempo la differenza fra l’amore e l’attaccamento all’amore. Che sia maggiormente comprensibile la differenza fra una relazione adulta rispetto a una relazione disfunzionale. Ci auguriamo inoltre di poter stimolare nel liberarsi dalla sofferenza colui o colei che vive nell’elemosina di amore. Per spostarsi verso l’abbondanza e verso una maggiore autostima.
Un’accettazione incondizionata di sé e il consolidamento della capacità di stare radicati nel qui e ora con maggiore presenza è il risultato. Questi elementi consentono di godere maggiormente della preziosità di questa vita e delle nostre relazioni. Aldilà del nostro attaccamento intrinseco alla relazione intima la quale spesso può sfociare in una dipendenza dall’oggetto di amore, attivando atteggiamenti disfunzionali ed un profondo dolore emotivo.
Per approfondimenti: www.itrelivellidiconsapevolezza.com e www.psycojus.it